Dott. Gerrit Wohlt nell’intervista:Operazione delle corde vocali nei cantanti – Le domande più importanti!
La rivista lirica internazionale “Orpheus, che esce già da 40 anni, ha pubblicato un intervista dettagliata inerente alla sua forma di terapia sviluppata, nella sua edizione Settembre/Ottobre 2016 con il titolo “Dott.Gerrit Wohlt- Medico per la voce dei vip, Episodio 3: Operazione delle corde vocali . Le domande più importanti
Operazione delle corde vocali nei cantanti – Le domande più importanti
Dott.Gerrit Wohlt, è a livello internazionale, uno dei più rinomati specialisti, per le malattie della voce dei cantanti, e gode come foniatra dei vip d’opera e pop, di riconoscimento mondiale.
Vive e lavora come laringoiatra e foniatra nel proprio studio, è un cantante preparato con esperienza sul palcoscenico, e esperto di canto, di alcuni cantanti famosi. Per “Orpheus”, parla con Clauspeter Koscielny di un sacco di interviste, riguardo le sue esperienze vaste, nell’ambito della voce dei cantanti.
Dott. Wohlt, nelle ultime due interviste, abbiamo parlato dettagliatamente, sull’intervento e sulla riabilitazione della voce dei cantanti. Oggi vorrei approfondire con lei, quali domande importanti, si dovrebbe porre un artista colpito, riguardo un intervento delle corde vocali?
Innanzitutto bisogna comprendere, che la decisione per un intervento delle corde vocali, è una della più difficile nella vita del cantante. Da essa, dipende la carriera e la pianificazione della vita futura. Questa decisione, sta solo alla fine di un processo di realizzazione, nel quale l'artista, si rende lentamente e gradualmente conto, di potersi identificare sempre meno con la qualità alterata del suono della sua voce. Esibizioni e i concerti davanti a un pubblico vengono quindi sempre più spesso disdetti. La causa della riduzione della qualità del suono, è dovuta spesso, nelle alterazioni organiche delle pliche vocali, come noduli vocali o edemi delle corde vocali. Solo con la decisione personale del cantante, di voler cambiare qualcosa, e di voler realizzare questo, durante un intervento delle corde vocali, viene presa la prima e importante decisione, al fine di un miglioramento della sua voce.
Come può essere il cantante sicuro, che il reperto del suo organo vocale abbia davvero bisogno di un intervento chirurgico?
Con questo, si pone il cantante, in un certo senso, già la seconda e importante domanda, ossia quella per la cosiddetta indicazione. Se la qualità della voce limitata, si basa davvero su un cambiamento, che necessita un intervento, deve essere questo verificato, durante una visita presso uno specialista. A tal fine, deve essere effettuato possibilmente, un esame tramite la videolaringostroposcopia, da uno specialista esperiente, nel trattamento dei cantanti. Solo con dettagliata conoscenza del reperto, possono avvenire gli ulteriori passi necessari per l‘intervento.
Arriviamo alla domanda riguardo il medico giusto. Come può essere una cantante sicuro, di aver trovato il medico per la voce, ovvero il chirurgo della voce adatto? Quali raccomandazioni può dare lei?
La domanda del medico giusto, è sicuramente una di quelle importanti in assoluto. Il cantante, deve fare a priori delle ricerche vaste, ed eventualmente, ascoltare le raccomandazioni,dei cantanti operati. Fondamentalmente, voglio sottolineare però, che un chirurgo vocale, il quale opera cantanti professionisti, non deve essere solo un buon medico. Piuttosto, deve disporre, di un concetto completo dell’assistenza dei cantanti professionisti. Di quasi maggiore importanza, è la comprensione profonda della voce cantata e un approccio abile, con profilo di necessità, della professione di cantante. Inoltre, deve aver fatto lui stesso esperienze di canto vaste, senza le quali, non è in grado di valutare sufficientemente i disturbi, in modo differenziato.
Raccomanda in questo contesto anche “cliniche per la voce”?
No, per l'operazione di cantanti professionali, fondamentalmente no! In una clinica universitaria per la voce, esiste spesso, il principio della competenza suddivisa. Questo significa, che sia medici, logopedisti e insegnanti di canto esperienti, che sia quelli meno esperienti, sono operativi con pazienti cantanti. A causa delle diverse categorie di competenze, va persa, spesso la completezza e con questa e anche in prima linea l'assistenza. Inoltre qua si pone la domanda sulla responsabilità. Chi è qui responsabile di cosa? E’ simile, alla categoria dell’edilizia. Se incaricate diverse aziende, per una costruzione di una casa, sarà difficile, in caso di problemi, individuare il responsabile. Per me, deve avere il medico per la voce, che presta attenzione, sia competenza medico-chirurgica che competenza artistica. Quindi consiglio sempre di optare per un medico specialista di canto, oppure per un chirurgo dei cantanti, che assieme alla sua esperienza eccezionale negli interventi, possiede anche una formazione solida, di musica e di canto. Medici con queste competenze, li trova raramente nelle cliniche. Infatti in Europa esistono solo pochi medici specializzati, nella chirurgia vocale dei cantanti. L'artista colpito, deve essere informato bene, di impegnarsi di trovare lo specialista idoneo.
Dott. Wohlt, può spiegare per favore un’altra volta, a quali medici non si dovrebbe meglio non affidare un cantante? Una domanda delicata, lo so.
Il cantante dovrebbe essere messo in guardia, in particolare dai medici che gli promettono una qualità della voce migliore, di quella di cui disponeva prima dell'inizio del disturbo vocale, o che credono, di dover attirare l'attenzione su di sé, attraverso un gran numero di casi chirurgici. L’intervento della voce dei cantanti, è un compito creativo e intimo che richiede un lavoro minuzioso, paziente e una posizione interiore, che non si può conciliare con affermazioni forti di questo tipo. Bisogna inoltre, fare attenzione, a quei tipi di medici, che sono alla ricerca di nuovi campi di affermazione, che hanno scoperto per sé la medicina dei cantanti senza disporre le necessarie esperienze mediche o di canto . In questo caso, il cantante, dovrebbe valutare preventivamente, tramite le domande appropriate, per sapere esattamente, in quali mani si sta mettendo.
Ma una volta trovato il medico giusto, che domanda deve farsi poi il cantante?
Successivamente, bisogna porsi la domanda del metodo chirurgico ottimale. In primis deve essere scelta la procedura chirurgica, ma anche la scelta di strumenti adeguati e la migliore anestesia possibile. Il chirurgo per la voce, si assume la responsabilità, di proporre al cantante, un metodo più delicato e a basso rischio possibile.
Potrebbe forse, prima, descrivere il suo metodo e poi, eventualmente, avvertirci dei possibili rischi?
Negli ultimi 15 anni ho sviluppato una forma speciale di chirurgia del suono e l'ho modificata in modo specifico per la voce del cantante. Si tratta di una sorta di lavoro plastico-ricostruttivo, per ripristinare le sottili vibrazioni delle corde vocali. Questo è poi il criterio decisivo successivo, per una voce morbida e ricca di sfumature. Questo metodo, è una sorta di firma personale, che ho utilizzato su centinaia di cantanti. Attraverso i controlli di follow-up sui miei pazienti, so che questo metodo, produce eccellenti risultati vocali a lungo termine. Opero sempre i miei pazienti in anestesia totale, perché solo cosi è possibile una micropreparazione alle corde vocali, con entrambe le mani. I cantanti, devono essere messi in guardia dal cosiddetto "metodo indiretto", che viene eseguito su pazienti svegli in anestesia locale, su una sedia da visita. In questa procedura, una pinzetta curvata viene spinta attraverso la bocca del paziente, fino alle pliche vocali, e il tessuto malato viene tirato o strappato dalle pliche vocali. Il rischio di danneggiare la mucosa sana delle pliche vocali, e quindi di causare disturbi vocali irreversibili, non è irrilevante, soprattutto in considerazione, dei possibili movimenti della testa del paziente. Inoltre, al cantante deve essere fortemente sconsigliato, di sottoporsi ad un intervento con il laser. L'energia termica del laser, impiegato praticamente come un "coltello caldo", può provocare gravi ustioni sui sottili strati mucosi delle pliche vocali. Il risultato, è un'alterazione irreversibile e cicatriziale, del tessuto della corda vocale. Poiché, il tessuto cicatriziale, non è in grado di vibrare, il risultato, è un disturbo della voce talvolta notevole.
Quali sono le domande, da porsi dopo l'intervento alle corde vocali, che si spera sia riuscito?
Innanzitutto, la questione del trattamento post-operatorio, è importante. Consiglio sempre al cantante, di far riposare la voce, per almeno 10-14 giorni. Durante questo periodo, deve anche sottoporsi, a una terapia farmacologica specifica. Dopo la guarigione della ferita, e questo si unisce alla penultima domanda, l'artista dovrebbe sottoporsi a una riabilitazione della voce del cantante, per correggere gli schemi di pressione funzionali della voce.
Abbiamo dedicato la nostra ultima intervista, alla riabilitazione della voce del cantante, un concetto terapeutico sviluppato da lei. Passiamo quindi alla domanda successiva?
Il cantante, dovrà infine chiedersi, quali conseguenze personali, vuole trarre dall'operazione alle corde vocali, per evitare un avvenimento simile in futuro. Spesso, a questo punto, si raccomanda un adeguamento del repertorio, e la rinuncia a certi brani d'opera troppo drammatiche, o troppo scomode. Ho spesso condotto, l’analisi repertoriale di questo tipo, con i cantanti interessati, in consultazione, con agenti e insegnanti di canto.
Dott. Wohlt, lei ha detto, che l'opera di un cantante, è un progetto artistico. Posso chiedervi una conclusione, in riferimento a questo, per oggi?
Per me, personalmente, l'operazione di un cantante, è sempre un atto artistico, perché il chirurgo per la voce, interviene sullo strumento del cantante in maniera creativa e creando il suono. Questo lavoro, che fondamentalmente solo un artista può davvero realizzare, deve essere portato avanti da un alto livello di responsabilità, e dal profondo desiderio di creare qualcosa di grande per il cantante. È auspicabile che, seguendo la legge della risonanza, ogni artista possa trovare il suo artista-dottore.